Pet photography che passione!!! Un vero boom quello della fotografia dei propri amici a 4, 2 zampe, con ali o addirittura pinne, con peli o piume; il ritratto del proprio amico pet è divenuto un vero e proprio genere fotografico.
Può sembrare semplice immortalare un bel gattino o un cane vivace ma tirar fuori uno scatto non banale e consueto davvero non è così scontato: pazienza, prontezza, furbizia, fantasia, tecnica fotografica, sono indubbiamente gli ingredienti necessari per uno scatto interessante.
PAZIENZA: assolutamente necessaria per non rovinare i tempi, affrettare potrebbe bruciare tutto e non portare mai alla situazione ideale per lo scatto. Con qualsiasi animale non possiamo stabilire noi i tempi come con i modelli umani, quindi armarsi di tanta tanta pazienza, l’istante “giusto” arriverà… ma solo quando lo decidono loro. Questo non significa che dobbiamo rimanercene con le mani in mano semplicemente ad aspettare (a meno che il nostro soggetto non sia una leonessa nella savana), dobbiamo portare la situazione a nostro vantaggio ed il modo migliore è sicuramente stabilire un contatto, creare un rapporto. Se l’animale è un componente della famiglia è tutto più semplice perché tra fotografo e modello c’è sicuramente già una forte empatia. Se conosci il tuo animale conosci le sue abitudini, la sua indole, ciò che lo incuriosisce e cosa lo infastidisce. Sai come “portarlo a te”, come farlo collaborare per creare la situazione che cerchi per lo scatto.
PRONTEZZA: per due motivi importanti. La situazione che hai pensato per il tuo scatto potrebbe arrivare all’improvviso quindi devi farti sempre trovare prontissimo e in secondo luogo potrebbe arrivare una situazione inattesa ma altrettanto interessante da “scattare” al volo. Quindi pronto, pronto, pronto sempre allo scatto. Ricorda che avrai la loro attenzione davvero per poco.
FURBIZIA: gli animali sono dei veri specialisti di furbizia e se vuoi “vincere” devi esserlo più di loro. Sono geneticamente più pronti di noi a portare la situazione a loro favore, per loro è ancora una delle massima priorità, per noi non più, quindi dobbiamo sfoderare tutto il repertorio di ingegno per superarli in furbizia, ma credetemi non è facile! Un trucchetto nel caso ad esempio di un cane estremamente vivace è fotografarlo in ciò che gli riesce meglio, quindi probabilmente una bella scorrazzata oppure stancarlo prima per poi averlo più calmo se cerchiamo un ritratto statico. Parliamo di scatti al proprio animale quindi conoscendolo sei molto avvantaggiato, puoi con tecniche giuste fare un bellissimo ritratto in movimento anche nel parco sotto casa. Alcuni esempi sono un effetto boken con un bel punto di verde o i colori dell’autunno sullo sfondo oppure la tecnica del panning anche se non facilissima da ottenere ma ne parleremo in uno dei prossimi articoli del blog.
FANTASIA: strettamente legata alla furbizia di cui abbiamo appena parlato, per batterli è necessario ricorrere a tutta la nostra fantasia nel creare giochi e situazioni e catturare la loro curiosità.
TECNICA FOTOGRAFICA: tempi, diaframma e messa a fuoco, un bel dilemma.
Tempo di scatto: considerando che il mosso negli scatti con gli animali è difficile da far diventare una ricerca creativa, di solito si usa fermare l’istante del movimento o creare un ritratto statico e nitido. Questo comporta dei tempi molto brevi, certo differente è una situazione in studio da una corsa veloce in libertà.
Diaframma: spesso ci troviamo a fotografare i nostri animali in situazioni in cui lo sfondo non è un elemento fotograficamente interessante, in questo caso ci possiamo affidare all’effetto boken e sfocare il fondo utilizzando quindi focali aperte. In questo modo hai eliminato lo sfondo e messo in risalto l’animale. Se invece lo sfondo è “fotografabile” puoi affidarti a focali più chiuse e renderlo parte dell’immagine.
Gli animali, un po’ come i bambini, cambiano espressione molto velocemente, per questo, usato con buon senso, può essere utile lo scatto continuo per non perdersene nessuna. E di nuovo come per i bambini, possono essere vincenti punti di ripresa fantasiosi e diversi, dal mettersi all’altezza dei loro occhi, allo sdraiarsi sotto di loro, al cercarli molto dall’alto cercando il loro sguardo, sperimenta e muoviti tanto, scoprirai dei punti di ripresa sorprendenti ed inaspettati.
L’uso del flash non è particolarmente consigliato nella pet photography, si rischia di spaventare l’animale ed il risultato sul pelo non è bellissimo, fa perdere di tridimensionalità, mentre è un elemento interessante da raccontare. Cerca di metterti nelle condizioni di non averne bisogno.
L’obiettivo giusto dipende molto dalla circostanza. In studio mi trovo bene con il 50mm, un fisso davvero luminoso, puoi usare l’80 ma anche il 35 se vuoi ottenere scatti più particolari e spesso divertenti. Se il tuo animale è molto distante all’aperto ti puoi avvalere di un tele. Con un macro invece puoi trovare particolari bellissimi come baffi, morbidi nasi, zampette o un occhio particolarmente espressivo.
Messa a fuoco: può aiutare molto la continua visto il tipo di soggetto, ovviamente è sempre l’occhio da mettere a fuoco.
Insomma sperimenta tantissimo e impara a guardare con uno sguardo fotografico il tuo animale anche quando non hai la macchinetta in mano; leggilo fotograficamente durante la giornata, sarà un esperimento fruttuoso perché privo dello stress di quando hai la macchina e cerchi lo scatto perfetto.